Bio a chilometri zero

Aurelio Raiola_1

Aurelio Raiola vive a Torre del Greco ma nasce a Napoli nel 1963 sotto il segno dei Gemelli. E, pur negando ogni responsabilità,  Castore e Polluce lo trascinano sulla via dell’eterna doppiezza, fino alla contraddizione ultima di un impiego in banca e della passione per la scrittura umoristica.

Scende quindi la china partecipando alle raccolte Aggiungi un porco a favola (Cento Autori 2009) e Se mi lasci, non male (Kairos 2010). Poi lascia tracce indelebili nell’Enciclopedia degli Scrittori inesistenti 2.0 (Homo Scrivens 2012), marcando il territorio con figure retoriche immortali come l’Apèrepe e l’Iperbacco, e accoglie con uno sberleffo la profezia dei Maya insieme ad altri prodi in Cronache dalla fine del mondo (Historica Edizioni 2012). Infine, serra le fila con altri resistenti in Storie di ordinaria resistenza (Homo Scrivens 2013) ed è complice di una reprimenda collettiva in 99 rimostranze a Dio (Ottolibri 2013). Dulcis in fundo, sfoga un’insana passione per il pibe de oro cantandone le gesta in ottave in Forza Napoli! di Aldo Putignano (Giulio Perrone 2013).

Non satollo di cotanta follia canta le gesta di un quartiere inesistente, una guida ai luoghi comuni di una città fuori dal comune, in Sirena. Viaggio umoristico nel ventre di Napoli (Homo Scrivens, 2014); poi descrive uno Dei trenta e più modi di perdere l’ombrello (Homo Scrivens 2014) e infine raccoglie la sfida di raccontare Napoli in cento parole (Giulio Perrone 2014) insieme ad altri eroi.

Da ultimo, si fa piccolo e inanella tre Nanoracconti con puffi, gnomi e tappetti (Homo Scrivens 2015).

Ama l’amore e i versi diversi, ma soprattutto la parmigiana di melanzane.

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